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venerdì 12 giugno 2009

Quante porte (versi di Massimo)

Quante porte sono rimaste chiuse
quante volte ci hanno detto no
quante volte abbiamo chiesto
e non ci è stato dato

Bussando a porte
chiedevamo dignità e serenità
pace e libertà,
amore e fratellanza.
E tutto ci è negato.
Il nostro cuore ora è stanco
soffre per quello che è stato

Signore,
donaci un cuore che ..veda...che senta...
e che perdoni.

Guardate (versi di Massimo)

Quardate quanto cielo c'è
e quante storie ci nascono dentro
Storie di vite spezzate
di vite salvate

Famiglie separate
famiglie ricogiunte
di figli perduti e poi ritrovati
storie diodio e amore

Noi siamo come fiori calpestati
ma anche come la rugiata
sui fiori a primavera
Siamo la morte
ma anche la resurrezione
il limite ma anche il seme
e la terra che lo accoglie...

Ma spesso l'uomo chiuso in se stesso
non vede

Gennaio al Binario

Nel mese di gennaio al binario della solidarietà ,facemmo un’altra piccola recita a riguardo la Natività. Però questa rappresentazione era in chiave napoletana ,ossia gli attori,ospiti del binario, recitavano in napoletano. Gabriella faceva la parte della Madonna. Zaccaria era Giuseppe(molto somigliante al Giuseppe che conosciamo). Giuseppe era l’arcangelo Gabriele, Nunzia era la castagnara (venditrice di castagne) Giuseppe2 la lavandaia. Carmine(73 anni) era l’orfanello,c’era la straniera. Io invece ero la coscienza. Iniziai la recita introducendo gli attori recitando 2 mie piccole poesie che parlavano di vite di strada,di aiuti rifiutati e avuti di porte aperte e di porte rimaste chiuse. Poi c’era Umberto era il nostro scenografo e Rosario il regista. Zaccaria recitò una preghiera in arabo essendo arabo. (Massimo)