Il mio sogno e quello di vivere per strada il mio sorriso e quello di vivere dentro una casa fatta di sogni.
I sogni di persone che vivono per strada e vivono di sogni verso una via verso una strada o un marciapiede, Dove trovare riparo dalla notte dove sono quei sogni di povere persone che vivono soli e di fame.
Sogno un mondo senza più poveri e ricchi e un mondo dove il danaro non esiste ma in cambio un mondo fatto solo di fratellanza, questa e la vera strada che voglio.
Dove tutti vivono senza una differenza sociale del mondo come sogno un mondo senza fame e povertà, dove la fame e solo un sogno e la pace una realtà.
Io penso che ognuno a diritto alla sua dignità di essere umano e di parità sociale dove essere senza fissa dimora è un marchio sociale.
Il mio sogno per queste persone che vivono senza una abitazione e fuori da una realtà sociale, diversa da tutti.
Il pensiero come codesto livello umano mi porta fuori da ogni situazione morale vivere come "barbone" per strada tra ignoranza delle persone, il nome di barbone viene usato solo per persone povere che usano la strada come la loro casa, una panchina come letto.
Ma non vedono il sistema di vita che queste persone vivono per strada il mio sogno e quello di far capire alle persone che un senza fissa dimora e un essere umano e non una persona isolata dal mondo sociale.
Giuseppe Aria
domenica 23 gennaio 2011
venerdì 8 ottobre 2010
FAME D’AMORE di Massimo De Filippis
Fame d’amore è un recital al circolo politecnico degli artisti il 3 giugno 2010 .Lo spettacolo è stato organizzato con l’aiuto della parrocchia di Santa Brigida con la collaborazione del 3 decanato (Santa Lucia a mare).Interpretato dai volontari delle due chiese e dai disagiati e senza fissa dimora .Nessuno avrebbe scommesso sulla buona riuscita dello spettacolo ,nemmeno Angela ,la nostra regista (però aveva molta fiducia di tutti ).Invece contro ogni previsione è stato un successo ed è filato tutto liscio ,ci sono stati molti applausi .Ho visto molti emozionati e alcuni persino commossi per le testimonianze di vita come((La mia guerra))di Peppe Scognamillo e((Lettera al cardinale ))di Antonio Pirozzi che hanno toccato il cuore degli spettatori specialmente quello di Marianna Palma mia collega venditrice di scarp.
Sono stati letti brani del vangelo ,poesie d madre Teresa di Calcutta ,S Francesco Pablo Neruda ,E De Filippo Io stesso ho letto una mia composizione. Alcune canzoni sono state scritte e cantate da Luciano Daniele,altre erano di interpreti famosi .La cosa strana è che dopo un paio di giorni dopo la nostra rappresentazione la tv ha trasmesso uno spettacolo simile a Fame d'amore con le composizioni di S. Francesco e di altri,con un incasso di circa 700,000euro,mentre il nostro era gratis.
Ritornando a noi ,lo spettacolo e stato divertente e allo stesso tempo commovente e non ha avuto tempi morti o noiosi a contrario delle nostre previsioni .persino Padre Raffaele parroco di S. Brigida ha fatto della battute divertenti. C'erano componenti di 3 cori diversi :S. Lucia S. Brigida e quello dei filippini diretti magistralmente da Don Pietro Amato . Alla fine c'è stato l'intervento del Decano Don Giuseppe .Tutto è stato preparato con i pochissimi mezzi a nostra disposizione .Io nonostante la fatica e lo stress mi sono divertito insieme ai miei amici e agli altri dello staff .E stata un'occasione di conoscere altre persone .Alle prove si sono fatte molte risate per le papere e errori tipo paperissima
massimo de filippis
Fame d’amore è un recital al circolo politecnico degli artisti il 3 giugno 2010 .Lo spettacolo è stato organizzato con l’aiuto della parrocchia di Santa Brigida con la collaborazione del 3 decanato (Santa Lucia a mare).Interpretato dai volontari delle due chiese e dai disagiati e senza fissa dimora .Nessuno avrebbe scommesso sulla buona riuscita dello spettacolo ,nemmeno Angela ,la nostra regista (però aveva molta fiducia di tutti ).Invece contro ogni previsione è stato un successo ed è filato tutto liscio ,ci sono stati molti applausi .Ho visto molti emozionati e alcuni persino commossi per le testimonianze di vita come((La mia guerra))di Peppe Scognamillo e((Lettera al cardinale ))di Antonio Pirozzi che hanno toccato il cuore degli spettatori specialmente quello di Marianna Palma mia collega venditrice di scarp.
Sono stati letti brani del vangelo ,poesie d madre Teresa di Calcutta ,S Francesco Pablo Neruda ,E De Filippo Io stesso ho letto una mia composizione. Alcune canzoni sono state scritte e cantate da Luciano Daniele,altre erano di interpreti famosi .La cosa strana è che dopo un paio di giorni dopo la nostra rappresentazione la tv ha trasmesso uno spettacolo simile a Fame d'amore con le composizioni di S. Francesco e di altri,con un incasso di circa 700,000euro,mentre il nostro era gratis.
Ritornando a noi ,lo spettacolo e stato divertente e allo stesso tempo commovente e non ha avuto tempi morti o noiosi a contrario delle nostre previsioni .persino Padre Raffaele parroco di S. Brigida ha fatto della battute divertenti. C'erano componenti di 3 cori diversi :S. Lucia S. Brigida e quello dei filippini diretti magistralmente da Don Pietro Amato . Alla fine c'è stato l'intervento del Decano Don Giuseppe .Tutto è stato preparato con i pochissimi mezzi a nostra disposizione .Io nonostante la fatica e lo stress mi sono divertito insieme ai miei amici e agli altri dello staff .E stata un'occasione di conoscere altre persone .Alle prove si sono fatte molte risate per le papere e errori tipo paperissima
massimo de filippis
giovedì 23 settembre 2010
martedì 19 gennaio 2010
La mia storia
Io percosso mentalmente e nell'anima, me lo sono portato appresso tutta la vita; io vittima di questa violenza sin da piccolo proprio dai miei genitori.
A distanza di anni ho capito il peso di quelle percosse: un amore troppo grande ed egoistico da non pensare ai propri figli, specialmente a me.
Di questo io soffrivo perché quando un bambino non cresce nell'amore della famiglia ne risente moltissimo.
Sono cresciuto come un cane randagio e bastonato: di tanto in tanto accolto da un sacerdote di turno che mi ricordava il giusto e mi teneva GESU' lontano.
Ed anch'io ho bastonato, percosso, ferito........perché la legge della strada ti chiede questo per difendere quello che ti rimane......scaraventandoti nella desolazione .
Eppure è stato più forte l'amore di DIO per me . mi ha dato la forza di reagire di guardare oltre l'abbandono , la sofferenza.
Ho percorso vie tortuose ma ho avuto anche l'opportunità dell'incontro, dello sguardo che accoglie e non giudica, nel vedere l'altro....E' difficile per chi non lo ha ricevuto.
E così sono stato anche samaritano, con i miei amici del binario , la mia nuova famiglia con gli amici della strada, i miei compagni di viaggio.
Perché il rispetto , l'amicizia ,sapere che qualcuno ti tiene dentro al cuore è il miglior antidoto alla sofferenza . allo sconforto , al sentirsi solo.
E GESU' nasce proprio lì oltre ogni calcolo, oltre la disperazione. Nel cuore dell'uomo che lo vede
nel' infinitamente piccolo.
A distanza di anni ho capito il peso di quelle percosse: un amore troppo grande ed egoistico da non pensare ai propri figli, specialmente a me.
Di questo io soffrivo perché quando un bambino non cresce nell'amore della famiglia ne risente moltissimo.
Sono cresciuto come un cane randagio e bastonato: di tanto in tanto accolto da un sacerdote di turno che mi ricordava il giusto e mi teneva GESU' lontano.
Ed anch'io ho bastonato, percosso, ferito........perché la legge della strada ti chiede questo per difendere quello che ti rimane......scaraventandoti nella desolazione .
Eppure è stato più forte l'amore di DIO per me . mi ha dato la forza di reagire di guardare oltre l'abbandono , la sofferenza.
Ho percorso vie tortuose ma ho avuto anche l'opportunità dell'incontro, dello sguardo che accoglie e non giudica, nel vedere l'altro....E' difficile per chi non lo ha ricevuto.
E così sono stato anche samaritano, con i miei amici del binario , la mia nuova famiglia con gli amici della strada, i miei compagni di viaggio.
Perché il rispetto , l'amicizia ,sapere che qualcuno ti tiene dentro al cuore è il miglior antidoto alla sofferenza . allo sconforto , al sentirsi solo.
E GESU' nasce proprio lì oltre ogni calcolo, oltre la disperazione. Nel cuore dell'uomo che lo vede
nel' infinitamente piccolo.
A.P.
LETTERA AL CARDINALE
E passate Natale
avim vist nascere GESù nonostante tutto....
L'lamma viste nascere d'int ò binario la nostra casa ,la nostra
famiglia , ogni giorno ....non solo a natale
l'hamma viste nascere dint'o core re volontarie , la nostra famiglia
che accoglienza c'accumpagna ce sostiene
Ora stamme ccà, ospite d'ò cardinale
ha aperta e porte d'à casa soie pè nuie
La porta del cuore , comme sule isse ò sape fà
Ma vuie ò sapite pecchè stamme ccà?
Pecchè tinimme o core spezzate
simme sule
chi sta luntana rà famiglia soie e chi nun a tiene chiù
chi nun ha avute maie,
chi nir chi russo chi mussulmano, cristiano, buddista
chi abbandunate
Ma ttutte quante cà dignità re figlie e DIE e nisciune cio pò luà
Oggi ce lo ricurdate......Eminenza .......anche oggi
sapite,pe nuie è feste songo spesse mazzate,
e ferita abbruciano ancora chiù assaie , a solitudine ce fà ancora cchiù sule
Perciò sta a voi oggi e riscaldà o core
ce fà sinti' vicine a DIE ...dint'e braccie soie
puttesse essere accussi' tutt'è iuorne
Che grande onore per noi vi manda il SIGNORE
qualcune e nuie lotta quotidianamente nun sule pè nu piezze e pane,
ma pè se seti' vivo.
Ce putite truvà inte nù cartone abbandunate
povere ddie poveri noi...ce sta chi trova nà casa al dormitorio.addò e suore e MADRE TERESA
qualcuno int'e a cocca casa famiglia
ma tutte quante lottano pè nu futuro migliore,
pè nu piezze e cielo, e umanità
DIO è sempre in mezzo ai poveri non ci abbondona mai......
oggi EMINENZA ci ricordate che lui ci vuole bene
nonostante tutto,
nun guarda comme simme vustute, a chelle cà tinimme
ce guarde cò occhie diversi, che vanno oltre a xchelle che appare
a quelle ca tinimme , guarda a speranza che è pè tutte quante
EMINENZA aggio fatto nu suonno strano
ho visto tante ombre che si tenevano per mano
camminavano insieme avanzando oltre la siepe
nel cammino della speranza.
Voi dite"A MARONNA V'ACCUMPAGNA........
oltre i nostri bisogni (ò magnà na doccia)
ci invitate ad alzare gli occhi
e sentire Dio nel cuore
Spesso ci si ricorda di noi dint'e messe
e poie appena stamme fore a chiesa
ci liquidano con qualche spicciolo
eppure bastasse nu sguard, nà carezza,
qualcuno se fermasse à parlà ccu nuie...
pecchè sapite qual'è a tregedia?
L'INDIFERENZA......
nel non vedere le mani tese , chiede ascolto nà casa
nù lavoro .
EMINENZA vuie dicite tutt'e iuorne a stessa cosa
aprite ò core .nun pensate sule e fatte vuoste
voi v'appartinimmo.
GRAZIE EMINENZA ce date speranza
e nuie nun ce volimme ARRENDERE.
ANTONIO PIROZZI
avim vist nascere GESù nonostante tutto....
L'lamma viste nascere d'int ò binario la nostra casa ,la nostra
famiglia , ogni giorno ....non solo a natale
l'hamma viste nascere dint'o core re volontarie , la nostra famiglia
che accoglienza c'accumpagna ce sostiene
Ora stamme ccà, ospite d'ò cardinale
ha aperta e porte d'à casa soie pè nuie
La porta del cuore , comme sule isse ò sape fà
Ma vuie ò sapite pecchè stamme ccà?
Pecchè tinimme o core spezzate
simme sule
chi sta luntana rà famiglia soie e chi nun a tiene chiù
chi nun ha avute maie,
chi nir chi russo chi mussulmano, cristiano, buddista
chi abbandunate
Ma ttutte quante cà dignità re figlie e DIE e nisciune cio pò luà
Oggi ce lo ricurdate......Eminenza .......anche oggi
sapite,pe nuie è feste songo spesse mazzate,
e ferita abbruciano ancora chiù assaie , a solitudine ce fà ancora cchiù sule
Perciò sta a voi oggi e riscaldà o core
ce fà sinti' vicine a DIE ...dint'e braccie soie
puttesse essere accussi' tutt'è iuorne
Che grande onore per noi vi manda il SIGNORE
qualcune e nuie lotta quotidianamente nun sule pè nu piezze e pane,
ma pè se seti' vivo.
Ce putite truvà inte nù cartone abbandunate
povere ddie poveri noi...ce sta chi trova nà casa al dormitorio.addò e suore e MADRE TERESA
qualcuno int'e a cocca casa famiglia
ma tutte quante lottano pè nu futuro migliore,
pè nu piezze e cielo, e umanità
DIO è sempre in mezzo ai poveri non ci abbondona mai......
oggi EMINENZA ci ricordate che lui ci vuole bene
nonostante tutto,
nun guarda comme simme vustute, a chelle cà tinimme
ce guarde cò occhie diversi, che vanno oltre a xchelle che appare
a quelle ca tinimme , guarda a speranza che è pè tutte quante
EMINENZA aggio fatto nu suonno strano
ho visto tante ombre che si tenevano per mano
camminavano insieme avanzando oltre la siepe
nel cammino della speranza.
Voi dite"A MARONNA V'ACCUMPAGNA........
oltre i nostri bisogni (ò magnà na doccia)
ci invitate ad alzare gli occhi
e sentire Dio nel cuore
Spesso ci si ricorda di noi dint'e messe
e poie appena stamme fore a chiesa
ci liquidano con qualche spicciolo
eppure bastasse nu sguard, nà carezza,
qualcuno se fermasse à parlà ccu nuie...
pecchè sapite qual'è a tregedia?
L'INDIFERENZA......
nel non vedere le mani tese , chiede ascolto nà casa
nù lavoro .
EMINENZA vuie dicite tutt'e iuorne a stessa cosa
aprite ò core .nun pensate sule e fatte vuoste
voi v'appartinimmo.
GRAZIE EMINENZA ce date speranza
e nuie nun ce volimme ARRENDERE.
ANTONIO PIROZZI
domenica 27 settembre 2009
‘A DIFFERENZA di Antonio Pirozzi
‘A DIFFERENZA
Erano ‘e seje ‘e stammatina
e dinte ‘a rinfrescata
aggio fatto ‘nu bellu suonno
songo sciso abbascio a ‘nu palazzo
e me so’ truvato ‘nterra a Margellina
nce steve n’aria bella fina fina
e vicine a n’’a spiaggetta
nce steva ‘na varchetella piccerella
ca me deceva :
“viene, viene cca”
E io ca so’ stato chiammato
Subbeto so’ gghiuto
E me so’ miso a dinto
L’onne ‘e mare
Me traspurtavene fin’a quanno
A luntano veco ‘na bella villa
E ‘a varchettella m’ha purtato llà
Appena songo arrivato
L’uocchie mieje so’ rimaste spalancate
A tanta bellezza
A chesta villa
A ‘nu ciardino
A ‘na granda piscina
Ma steve tutto chiuso
All’intrasatto
Veco spuntà ‘a luntano ‘nu signore
Tutto ben vestito
Tutt’acchittato
S’è avvicinate e
M’ha addimannato
“Ehi vuje chi site?
Che cosa volete?”
E aggio risposto
“Nun voglio nient’a nisciuno
L’onna ‘e mare m’ha purtato cca”
E gli ho addimmanato “ma vuje piuttosto chi site?”
“Io sono il maggiordomo
E qui sapete chi ci abita?”
“No!” (Aggio risposto)
“Il conte Infinito e la contessa
Alba Maria Despeda Nonmuoremai”
“E chi songhe ‘sti signure? Ie nun e veco
Non lui vedo,dove sono?”
E ‘o maggiordomo m’ha risposto:
“I signori dormono, loro sono abituati
A vivere di notte”
“Di notte? E che fanno?”
“Le ore piccole” (…m’ha risposto)
“Fanno un mix di sesso,di droghe e di alcool
Ore piccole grandi cose. Mix di tutto di più!
Il conte Infinito, la contessa Nunmoremai”
“Ma siete sicure che questa e la vita
E che secondo questi nobili per loro non c’è una fine”
Allora me songo sfastriato
E me so’ arricurdato
Ca mmiezo a chillo scenario
‘A sera ce steve ‘a festa ‘o Binario
Me songo preparato mentalmente
E appena arrivato ‘o Binario
Aggio truvato a Peppe ‘o purucchiuso
E a Maria Amortesubeto
Ie ‘e guardavo tutt’e dduie: ballavano
Se divertevano, se sfenaveno e se tuccaveno
“Che bella cosa “aggio pensato
O Binario è festa e che se fa?
Se canta…se magna…e s’adda abballa’
E po’ se sta mmiez’ ‘e puverielle
Pe’ lloro spunt’’o sole ‘e n’ata manera
A matina escene p’’a sopravvivenza
E ‘nu poche ‘e magnà
E quanne ce sta ‘na festa
Pure se nun ‘e vide e ridere
Pecchè teneno ‘e prubleme
Vene ‘o mumento
Ca nun pensano a niente
E loro mmiezo ‘e simile tuoje
‘E cumpagne sfortunate
Dimane te può aiza’ e dicere
“Ajere è state n’atu juorno”.
Antonio Pirozzi
Erano ‘e seje ‘e stammatina
e dinte ‘a rinfrescata
aggio fatto ‘nu bellu suonno
songo sciso abbascio a ‘nu palazzo
e me so’ truvato ‘nterra a Margellina
nce steve n’aria bella fina fina
e vicine a n’’a spiaggetta
nce steva ‘na varchetella piccerella
ca me deceva :
“viene, viene cca”
E io ca so’ stato chiammato
Subbeto so’ gghiuto
E me so’ miso a dinto
L’onne ‘e mare
Me traspurtavene fin’a quanno
A luntano veco ‘na bella villa
E ‘a varchettella m’ha purtato llà
Appena songo arrivato
L’uocchie mieje so’ rimaste spalancate
A tanta bellezza
A chesta villa
A ‘nu ciardino
A ‘na granda piscina
Ma steve tutto chiuso
All’intrasatto
Veco spuntà ‘a luntano ‘nu signore
Tutto ben vestito
Tutt’acchittato
S’è avvicinate e
M’ha addimannato
“Ehi vuje chi site?
Che cosa volete?”
E aggio risposto
“Nun voglio nient’a nisciuno
L’onna ‘e mare m’ha purtato cca”
E gli ho addimmanato “ma vuje piuttosto chi site?”
“Io sono il maggiordomo
E qui sapete chi ci abita?”
“No!” (Aggio risposto)
“Il conte Infinito e la contessa
Alba Maria Despeda Nonmuoremai”
“E chi songhe ‘sti signure? Ie nun e veco
Non lui vedo,dove sono?”
E ‘o maggiordomo m’ha risposto:
“I signori dormono, loro sono abituati
A vivere di notte”
“Di notte? E che fanno?”
“Le ore piccole” (…m’ha risposto)
“Fanno un mix di sesso,di droghe e di alcool
Ore piccole grandi cose. Mix di tutto di più!
Il conte Infinito, la contessa Nunmoremai”
“Ma siete sicure che questa e la vita
E che secondo questi nobili per loro non c’è una fine”
Allora me songo sfastriato
E me so’ arricurdato
Ca mmiezo a chillo scenario
‘A sera ce steve ‘a festa ‘o Binario
Me songo preparato mentalmente
E appena arrivato ‘o Binario
Aggio truvato a Peppe ‘o purucchiuso
E a Maria Amortesubeto
Ie ‘e guardavo tutt’e dduie: ballavano
Se divertevano, se sfenaveno e se tuccaveno
“Che bella cosa “aggio pensato
O Binario è festa e che se fa?
Se canta…se magna…e s’adda abballa’
E po’ se sta mmiez’ ‘e puverielle
Pe’ lloro spunt’’o sole ‘e n’ata manera
A matina escene p’’a sopravvivenza
E ‘nu poche ‘e magnà
E quanne ce sta ‘na festa
Pure se nun ‘e vide e ridere
Pecchè teneno ‘e prubleme
Vene ‘o mumento
Ca nun pensano a niente
E loro mmiezo ‘e simile tuoje
‘E cumpagne sfortunate
Dimane te può aiza’ e dicere
“Ajere è state n’atu juorno”.
Antonio Pirozzi
venerdì 12 giugno 2009
Quante porte (versi di Massimo)
Quante porte sono rimaste chiuse
quante volte ci hanno detto no
quante volte abbiamo chiesto
e non ci è stato dato
Bussando a porte
chiedevamo dignità e serenità
pace e libertà,
amore e fratellanza.
E tutto ci è negato.
Il nostro cuore ora è stanco
soffre per quello che è stato
Signore,
donaci un cuore che ..veda...che senta...
e che perdoni.
quante volte ci hanno detto no
quante volte abbiamo chiesto
e non ci è stato dato
Bussando a porte
chiedevamo dignità e serenità
pace e libertà,
amore e fratellanza.
E tutto ci è negato.
Il nostro cuore ora è stanco
soffre per quello che è stato
Signore,
donaci un cuore che ..veda...che senta...
e che perdoni.
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